La magnetoterapia aiuta da sempre l'uomo a recuperare in modo naturale la piena funzionalità ed il consueto benessere. I MAGNETI portano un rapido beneficio a chi accusa dei malesseri. I magneti possono essere utilizzati ad ogni età e sono privi di controindicazioni (tranne, per prudenza, per le donne in gravidanza e i portatori di pace-maker ).
L'applicazione dei magneti è assolutamente compatibile con le terapie farmacologiche o naturali.
È stato appurato che una cellula "sana" è dotata di una membrana cellulare con una carica elettromagnetica pari a 0,8 microvolt. Se, per qualche ragione, si dovesse verificare una perdita di elettroni si avrà una diminuzione di tale valore e in mancanza di un qualche intervento esterno la carica diminuirà progressivamente fino al decesso della cellula stessa (al di sotto dei 0,2 microvolt). È a causa di questo meccanismo che a volte l'organismo s'indebolisce fino ad ammalarsi.
Un possibile rimedio sarà quello di bloccare e bilanciare la perdita di elettroni applicando, ad esempio, l'energia magnetica negativa di un magnete permanente.
Un magnete genera un campo magnetico statico con la polarità negativa (nord) da un lato e positiva (sud) dall'altro. Le polarità dello stesso segno si respingono e quelle di segno opposto si attraggono. Tutte le cellule del nostro corpo sono composte da elementi con cariche negative (-) e positive (+).
Negli stessi vasi sanguigni poi, scorre un "liquido" anch'esso composto da elementi caricati positivamente e negativamente, disposti però disordinatamente quando la zona è "malata" o traumatizzata.
Applicando in questo caso il polo negativo (NORTH POLE ®) a contatto con la parte "malata" esso determinerà (attraendo le cariche positive e respingendo quelle negative), un riordino della polarizzazione degli elementi contenuti nei vasi sanguigni.
Tale regolarizzazione delle cariche produce tutta una serie di benefici, per primo quello di migliorare la circolazione sanguigna che a sua volta produce:
Questo rinnovato afflusso di sangue, aumentando la temperatura locale (+3 °) produce una vasodilatazione che "fluidifica" un'eventuale contrattura favorendo:
Inoltre, l'applicazione dei magneti per quei traumi che possono aver provocato la rottura di parte delle fibre di sostegno come il derma, le articolazioni, i tendini e le ossa, stimola (attivandole), le cellule matrici fibroblasti (presenti nel sangue) che producono collagene ed elastina, cioè le fibre che compongono il derma, le articolazioni, i tendini e le ossa, quindi gli elementi di riparazione di quei tessuti (nelle fratture accelera la formazione del callo osseo). Allo stesso modo, per i muscoli vengono attivate le mioblasti, cioè le cellule che producono fibre muscolari. Concludendo, ripristinando mediante l'applicazione del polo negativo del magnete l'originario equilibrio elettromagnetico cellulare (cellula "sana") e disponendo dei benèfici effetti sopra descritti, avremo contribuito alla rigenerazione delle cellule danneggiate, quindi il recupero della piena funzionalità.